Il progetto


L’azione proposta si pone l’obiettivo primario della valorizzazione del patrimonio locale rappresentato dalla lingua, dall’arte, dalla religione, dalle tradizioni, dall’artigianato,  delle minoranze etnico-linguistiche arbëresh presenti all’interno dell’area del PIT n°3 - Pollino.
Tale obiettivo prioritario assume una sua precisa e ben definita connotazione in quanto la valorizzazione del patrimonio culturale e delle identità locali è intesa quale strumento per:

  • attrarre all’interno dell’area flussi significativi di turismo culturale e sostenibile;
  • aumentare il grado di coesione sociale e la qualità della vita all’interno dell’area considerata;
  • valorizzare il territorio attraverso una diffusa rete di fattori di interesse, rispetto, comunicazione

In tale ottica la conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e delle identità locali diventata parte integrante delle politiche locali di promozione del territorio: "volano" dello sviluppo sostenibile locale, e polo strategico per esprimere competitività all'interno di scenari anche internazionali.
Nello stesso tempo il patrimonio culturale locale, diventando esso stesso un bene tangibile, acquista valore ed è riconoscibile agli occhi della popolazione locale quale un “tesoro”  da conservare, valorizzare e mostrare con orgoglio all’esterno in quanto tutta l’impostazione progettuale è guidata da concetto per cui: valorizzare i beni e le risorse culturali vuol dire mandare avanti un processo identitario fondamentale.
Messa ormai da parte – per quanto riguarda le aree oggetto dell’intervento - l’idea industrialista dello sviluppo, attenuatasi la forza propulsiva che si credeva esistere nel binomio agro-industria, le risorse culturali sono venute delineandosi per quello che esse stesse sono: una potente risorsa immateriale in grado di attivare flussi finanziari e piccoli e grandi circuiti monetari e commerciali.
Infatti, mentre un apparato industriale si può de-localizzare per cui il territorio che prima lo ospitava e la comunità che intorno viveva si impoveriscono e si depauperano sulla media durata, la cultura invece non è de-localizzabile: la sua fenomenologia oltre a rappresentarne la forza, la  ribalta in fattore di aggregazione materiale e antropologico, finanziario e monetario e aggregativi.
Dal punto di vista operativo, attraverso le strategie e le tecniche proprie del marketing territoriale e, facendo fulcro sulla valorizzazione dell’interessantissimo patrimonio rappresentato dalla cultura albanese, si cercherà di valorizzare l'area su specificata, creando e gestendo tutti gli strumenti necessari non solo per la pura e semplice attività di promozione e commercializzazione del prodotto territorio ma anche per la misurazione quantitativa dei flussi turistici e per la soddisfazione dei bisogni impliciti, espliciti e latenti dei turisti stessi e soprattutto per rendere visibile il valore del patrimonio locale alle popolazioni residenti.