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BIBLIOTECA DI
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LUIGI SCUTARI

Luigi Scutari nacque a San Costantino Albanese (Pz) il 20 dicembre del 1831 da Pietrangelo e da Giuseppa Arcieri.

Era nipote di Don Michele Scutari, arciprete di rito greco e autore dell’opera “Notizie istoriche sull’origine e stabilimento degli Albanesi nel Regno delle Due Sicilie, sulla loro indole, linguaggio e rito”, pubblicata a Potenza nel 1825.

Frequentò il Collegio italo-albanese di Sant’Adriano in San Demetrio Corone, provincia di Cosenza, considerato come il maggior centro propulsore della cultura arbëreshe del tempo e dove i giovani si educavano con l’entusiasmo dell’idea di libertà e contro la tirannide.

Per questi ideali, nel 1848, in occasione dei moti insurrezionali, dal collegio che frequentava, portò a San Costantino una bandiera tricolore che pose sul campanile pronunciando frasi contro il Re ed il Governo borbonico.

Nello stesso anno, con Raffaele Brescia ed altri patrioti di San Costantino, promosse la costituzione di un Circolo Costituzionale nel suo paese.

Per questo, emersi elementi nel gennaio 1855, che nel 1848 egli aveva tenuto ‘discorsi pubblici fatti per spargere il malcontentocontro il Governo’ e ‘cospirato ad oggetto di distruggere e cambiare il legittimo Governo mercè armamento effettuato contro l’Autorità Reale’ e di essere stato presente a Campotenese tra i ‘ribelli’ calabresi fu denunciato e si procedette contro di lui ed altre 32 persone di San Costantino.

Usufruì delle sovrana indulgenza del 19 maggio del 1851 e, disposta l’archiviazione degli atti a suo carico, con provvedimento del 9 giugno del 1855, fu incluso tra gli attendibili politici e sottoposto a sorveglianza di polizia.

Viene ordinato sacerdote di rito greco prima del 1859, ciò si desume dai suoi scritti.

Nel 1869 gli venne offerto l’incarico di Rettore presso il Ginnasio di Cassano allo Ionio (Cs) ma rifiutò.

Insegnò greco presso il Collegio di Sant’Adriano, poi, nel 1872, ricoprì l’incarico di docente di greco nel collegio-convitto ‘Garopoli’ di Corigliano Calabro (Cs), istituito in data 22 febbraio 1866 con decreto del Re Vittorio Emanuele II; Infatti, Girolamo De Rada, allora direttore del Collegio, con una lettera del 26 febbraio 1872, pregava Niccolò Tommaseo (1802-1874) di interessarsi presso Augusto Alfani (1844-1923), erudito fiorentino ed Accademico della Crusca, fondatore e direttore del periodico ‘La Scuola’, di provvedere a far pervenire allo Scutari copia di questo quindicinale che trattava per lo più di argomenti didattici ed educativi.

Nello stesso anno, pubblica, sempre a Corigliano Calabro, per i tipi della Tipografia Albanese diretta dallo stesso De Rada, il saggio ‘Lingua greca in Italia’.

Nel 1881, pubblica a Napoli ‘Prose e scherzucci in rima’ per i tipi della Stamperia Già Fibreno.

Fu collaboratore dei periodici ‘Il Calabrese’, ‘La Nuova Lucania’, ‘Il Crati’, l’ ‘Omnibus’ di Napoli, ‘Il Lampo’, ‘Il Popolano’, ‘L’Eco’, ‘Il Coriglianeto’, ‘L’Orazio Flacco’ e ‘L’Avanguardia’.

Nell’ultimo decennio dell’Ottocento insegnò in un liceo di Roma del quale non si conosce il nome e qui pubblicò, nel 1899, per i tipi della Tipografia di Giovanni Balbi, l’opuscolo ‘Amor del patrio loco o ricordi italo-albanesi’.

Trascorse gli ultimi anni della sua vita a San Costantino Albanese dove morì il 15 agosto 1911.

 

 

 

 

Scutari L.

Prose e scherzucci in rima

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