Page 10 - LA CHIESA DI SANT'ADRIANO
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Adriano Mazziotti
stilistici ed architettonici contrastanti, lasciati in epoche
diverse, che fanno del sacro edificio una sapiente e riuscita
commistura di arte bizantina, normanna e barocca
nell’Italia meridionale.
Nel corso della sua millenaria storia, il sacro edificio ha
subìto manomissioni, mutilazioni, rifacimenti, restauri e
devastazioni saracene, che assieme ai terremoti hanno
ferito e cambiato profondamente il suo nucleo originario,
di cui oggi rimangono davvero poche tracce.
L’affascinante storia della chiesa e del monastero inizia
poco dopo il 955.
Nicola Malena, nato nel 910 a Rossano, capitale della
provincia (Thema) bizantina della
Calabria, da famiglia patrizia,
sposato e padre di una bambina,
poco più che trentenne si convinse
a lasciare dietro di sé la famiglia, gli
amici, le ricchezze e gli importanti
incarichi politici che ricopriva per
indossare l’abito monastico con il
nome di Nilo, mutuandolo dal
Santo omonimo Nilo Sinaita,
vissuto nel IV-V secolo.
Dopo un lungo periodo di ascetismo, penitenze e di
digiuni, abbracciò la decisione di intraprendere
l’esperienza cenobitica. Così, assieme a pochi confratelli, si
ritirò in una campagna di proprietà della famiglia ai piedi
della collina denominata Montesanto, ricadente nel
territorio dell’odierna S. Demetrio Corone, dove
sopravvivevano le rovine di un antico oratorio (scomparso
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