Le emergenze

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ÇIVËTI Civita

Banorë: 1081 (çivitjotë) Abitanti: 1081(civitesi)
Festa e madhe: Festa patronale:
Sipërfaqja e baskisë: 27.11 km² Superficie del Comune: 27.11 km²
Densiteti i popullsisë: 182,70 banorë/km² Densità: 182,70 abitanti/km²
Lartësia: 450 m m.n.d. Altitudine: 450 m s.l.m.

Çivëti ka permasat e fatit të katundit të fshehur si margaritarja në xhavidhe. Ç’i duhet një katundi më shumë se sa ka Çivëti? Malet afër e detin jo shumë larg, canyon-in e Rakanielit, Urën e djallit, shkëmbinj çë bëjnë më të begatë panoramën. Vallet e dikurshme këtu u bën moment folklorik etnik ka vjet. Kush do të bëj për një ditë një vizitë në folklorin arbëresh duhet të vij patjetër në Çivëti të martën e Pashkëvet. Me sa duket sot historia nuk shkon shumë larg prej këndej si thoshte poetesha, pse ky katund xuri mësimin e historisë dhe bën çka duhet dhe mundet për të vlerësuar të kaluarën, zakonet. traditat, duke hyrë në  udhëtimet turistike të shkollave dhe të familjeve. Për të kaluar pushimet në Çivëti sot gjeni çka ju duhet… edhe një shoqerues profesionist për të shkuar deri te llakat dhe çukat të Pulinit.

Civita ha la dimensione della buona sorte del paese nascosto come perla nell’ostrica. Cos’altro serve a una comunità più di quanto ha Civita? Le montagne vicine, il mare poco distante, il canyon del Raganello, il Ponte del diavolo e le rocce che ne arricchiscono il panorama. Le Valle di un tempo qui sono diventate da anni momento etno-folkloristico: chi vuole avere un colpo d’occhio sul folclore arbëresh dovrà senz’altro venire a Civita il martedì di Pasqua.
A quanto pare oggi la storia non passa più lontano da  qui, come dice la poetessa, perché il paese ha imparato la lezione della storia e fa quanto può e ciò che può per valorizzare il proprio passato, i costumi e le tradizioni, entrando nel circuito turistico di scuole, famiglie e appassionati. Per trascorre a Civita le tue vacanze trovi giusto tutto ciò di cui hai bisogno… persino una guida professionista per salire fino ai pianori e sulle cime del Pollino.

Dintorni paesaggistici

L’abitato sorge a 450 m. sul livello del mare, su una piccola valle alle falde della montagnosa catena del Pollino a cui fanno da corona a nord il Monte Raza Rrëza e ad est la montagna di Cernostasi. Dal piano del Magazzeno la vista spazia sulla piana di Sibari fino al Golfo di Taranto.

Strade di collegamento

SS 105 all’A3 ed alla SS 106.

Distanze da autostrada, ferrovia, aeroporto, pullman di linea, porto

A3 Sa-Rc a 6 km; ferrovia: Sibari a 30 km; pulmans di linea per il Nord dalla città di Castrovillari a 10 km: porto turistico di Sibari a 30 km.

Note storiche

Fu fondato al tempo della migrazione albanese in Calabria (sec. XV) da un gruppo di profughi che iniziarono ad insediarsi in località S. Salvatoris, detto dagli albanesi Cifti, cioè nido d’aquila.

Evidenza archeologica

Archeologia medievale: ruderi di una cappelle bizantine sono presenti nelle contrade Piano, San Martino e Spirito Santo. 

Evidenza urbanistica

L’abitato, caratterizzato da tre rioni principali: Sant’Antonio, Piazza - luogo di arrivo della strada principale d’accesso esterno -, e Magazzeno, collegati dal percorso di Via Cavour, presenta un’articolazione compatta ma irregolare nell’aggregazione delle singole unità, discretamente preservate nella destinazione d’uso, nei caratteri architettonici e nell’uso dei materiali. La caratteristica urbana più importante è costituita dalla gjitonia, microsistema del vicinato intorno a cui ruota ancora oggi la vita del paese.

Evidenza architettonica / Architetture “colte”

L’insediamento, fortemente caratterizzato da edifici di matrice popolare, sia in area urbana che rurale, conserva comunque emergenze architettoniche religiose e civili, nonché poche altre strutture industriali ridotte ad archeologia.
  • La Chiesa di Santa Maria Assunta, edificata tra il XVII e XVIII secolo, è un edificio in stile barocco con pianta a croce latina a tre navate; le decorazioni interne sono del periodo tardo barocco.
  • Le Cappelle della Consolazione e di San Antonio, perfettamente incastonate nel centro storico, risalgono al XVI secolo.
  • Caratteristiche sono le fontane del paese, interamente rivestite in pietra locale. Quella di sopra (Kroi lat), quella del mezzo (Kroi ndë mest) e quella della Piazza (Kroi qacës) risalenti alla seconda metà dell'Ottocento.

Fra gli edifici industriali si distingue la "Filanda Filardi", realizzata sullo strapiombo del tratto terminale del Raganello, a pochi metri da quello che era il Ponte del Diavolo. Anticamente azionata dall'acqua di caduta di due grosse vasche, forniva energia per la produzione di matasse di lana; la materia prima veniva data dalle greggi di pecora presenti tra i pascoli del Pollino. La struttura, oggetto di un recente restauro, è divenuta sede di un ecomuseo.

Evidenza architettonica / Architetture “minori”

Le abitazioni arbëreshë sono costituite da una zona notte solitamente al piano superiore e una zona giorno al piano terra, dove nel monolocale che funge da cucina fukuni è presente un grande camino vatra, con cappa e forno pensile "furri". Sotto la cucina, un basso detto katoqi vikirr può essere anche adibito ad una seconda cucina rustica. La zona notte è invece collocata al piano superiore e vi si accede tramite una scala interna a pioli o una esterna con ballatoio "lloxhe". Tali strutture, costruite in pietra, sono caratterizzate all’esterno da originali comignoli che per le diverse forme tipologiche e la cura dei particolari costruttivi impreziosiscono l’intera volumetria ed il paesaggio urbano.

Gruppo di abitazioni rurali: sparse nel territorio.
                                     
Masserie: sparse nel territorio
                                     
Casolare: sparse nel territorio                                       
Mulini ad acqua: i più importanti e meglio conservati sono quelli sul fiume Ejano, oggi quasi del tutto prosciugato, in prossimità della abbandonata stazione di Civita della ferrovia Calabro-Lucana.
 
Chiesuola: sparse nel paesaggio urbano e rurale.

Edicole votive: alcune nel centro storico.

Evidenza archivistico-documentaria

Biblioteca comunale

Evidenza demo-etno-antropologica

Alimentazione e piatti caratteristici: Produzione privata di vino (nei due tipi cerasuolo e rubino), olio d'oliva extravergine di frantoio, formaggio pecorino e ricotta stagionata, insaccati (tra cui: la soppressata intera e "ndula" una specie di salsiccia composta con le parti secondarie del maiale), carni di capretto e di agnello, apprezzate come i prodotti caseari per merito dei pascoli del Pollino ricchi di erbe medicinali e aromatiche.                                      

  • L'area del centro storico di Civita rappresenta nel suo complesso una delle isole linguistiche albanofone.
  • L'11 febbraio festa di S. Biagio, patrono del paese, con distribuzione di panini in onore del Santo.
  • "Le Ceneri", mercoledì dopo Carnevale, uomini, donne, ragazzi completamente vestiti di bianco entrano nelle case senza parlare facendosi precedere dal solo suono di un campanello, per gettare un po' di cenere sul palmo della mano di ognuno.
  • Durante la Settimana Santa (Java Madhe) particolari sono i canti popolari arberëshë, le "kalimere", che rievocano la passione e la morte di Cristo.
  • All'alba della domenica di Pasqua si svolge una sacra celebrazione, la "Fjalza mir" (la Parola Buona), che rappresenta l'entrata nel Tempio di Cristo. La messa di San Giovanni Cristomo è celebrata in greco o in albanese. (Gli Arbëreshë sono cattolici di rito greco-bizantino).
  • Il martedì di Pasqua si danza la "Vallja"; un ballo in piazza praticato in costume tipico da giovani e meno giovani, i quali cantano in coro i "Vjershe". La "Vallja" con fantasiose evoluzioni ed improvvisi spostamenti avvolgenti imprigiona qualcuno del pubblico, meglio se "letir" (italiano), che paga al bar il proprio riscatto.
  • Nei primi tre giorni di maggio si realizzano i "kaminet", falò nei quali dal tramonto si brucia, nei vari rioni, solo il lentischio (dushku).
  • Il 13 giugno festa di S. Antonio con processione religiosa.
  • Durante il Ferragosto Arbëreshë si svolgono giochi e gare per celebrare la Madonna della Pietà. Ai vincitori vanno le tradizionali "kulacet", torte portate dai fedeli in Chiesa.
    NOTA: 48 cfr. AA.VV., La chiesa di S. Maria Assunta, CIVITA, Tipolito Jonica, Trebisacce 1994
  • Il 15 agosto festa della Madonna della Pietà con processione religiosa. Nel pomeriggio si svolgono i giochi popolari in onore della Madonna. o La seconda domenica di ottobre festa della Madonna del Rosario con processione religiosa.

Evidenza naturalistico-ambientale

Il territorio di Civita appare estremamente diversificato, tanto che varie e ricercate sono le sue "emergenze ambientali". La gemma e l'attrattiva maggiore sono costituite dalle Gole, ma altre ed egualmente valide proposte si mostrano a vantaggio di un turismo della natura e della cultura. Si ricordano: il Corso del Raganello da sotto l'abitato di Civita che nel suo cammino, ora meno affannato verso il mare, offre col suo letto l'esempio tipico della fiumara calabrese, che nello specifico, è contornata dai caratteristici tormentati calanchi di chiara argilla e dai grigi secolari uliveti; la flora mediterranea, che con ricchezza nel territorio civitese mostra tutta la sua varietà di sempreverdi e no: dai vasti lecceti, al pino d'Aleppo aggrappato alle rocce, all'euforbia prorompente; le pareti rocciose e le Dolomie del Demanio e di Porace, vere palestre per rocciatori e regno incontaminato e incontrastato degli ultimi pastori alpinisti, le Grotte, misteriose ed affascinanti per le loro leggende, così come ambite dallo spirito di avventura degli speleologi. Civita è un punto base per l'Escursionismo verso le vette del Pollino, i suoi boschi, i suoi altipiani, partendo sia dal borgo che dal valico di Colle Marcione, ma anche per gli Itinerari religiosi verso i Santuari Mariani della Madonna della Catena, della Madonna delle Armi e della Madonna del Pollino.

Evidenza storico-artistica

Museo etnico albanese. Il museo si presenta con diverse sezioni espositive tra le quali: rassegna del costume albanese, percorsi fotografici su Civita e le aree geografiche dell'etnia albanese, raccolta di utensili e oggetti del mondo domestico e agro-pastorale.

Paesaggio agrario

Le coltivazioni tipiche sono quelle dell’olivo, della vite, delle patate, degli ortaggi e degli alberi da frutto.

Documentazione

Bibliografia:

  • AA.VV., La chiesa di S. Maria Assunta, CIVITA, Tipolito Jonica, Trebisacce 1994
  • BRUNO V., Civita, ed. il coscile, Castrovillari 1988.
  • DE LEO P., Civita, in "Il Pollino, storia, arte, costume", ed. Editalia, Roma 1984, pp. 132-136.
  • EMMANUELE D., Arberia, storia, cultura e folklore, ed. il coscile, Castrovillari 1988.
  • EMMANUELE D., La cultura della memoria, ed. Galasso, 1988.
  • FILARDI D., Monografie dei paesi Arbëreshe: Civita, in "Zëri J Arbëreshvet" n. 23, 1972.
  • LICURSI M., Civita in "Pollino - Cuore verde del Mezzogiorno", ed. il coscile, Castrovillari 1992, pp. 50-53.
  • PISARRA E., Civita: il paese a nido d'aquila, in "Uomo & Natura", anno I, n. 2-3-4, anno 1997, p. 45-47.

Sportelli bancari

Spezzano

Ospedali vicini

Castrovillari

Impianti sportivi, cinema, teatri, ecc.

Campo di calcio e campi da tennis in via Valle Piccola. Campo di bocce in via S. Leonardo. Campo di basket nel rione Magazzeno.

Tipologie di negozi ed altri esercizi commerciali

Abbigliamento, alimentari, bar, articoli da regalo, farmacia, ferramenta, frutta e verdura, internet-point, macelleria, merceria, panificio, tabaccheria.

Associazioni culturali

Associazione culturale “G.Placco”; Pro Loco, club degli escursionisti.

Ristoranti, gelaterie, pasticcerie, pizzerie, enoteche, ecc.

Pizzeria stagionale in montagna aperta a giugno e luglio gestita dalla cooperativa “Stella Alpina”

Eventi culturali

Vallye il martedì di Pasqua.

Ristoranti, gelaterie, pasticcerie, pizzerie, enoteche, ecc.

Ristorante “Agorà” - p.zza Municipio; Ristorante “Camastra” - p.zza Municipio; Ristorante “L'antico Ulivo” - c.so Umberto; Ristorante Pizzeria “Pino Coricato” - c.da Scariano; Pasticceria “Carpe Diem”, via S. Leonardo;  Enoteca-bottega “Allora”, p.zza Municipio.

Strutture alberghiere ed extra-alberghiere (campeggio, agriturismo, residence, ostello, casa in fitto, B&B)

Nido D'aquila - c.so Cavallotti, 21 - 0981.73316 - www.affittacamerecivita.com

Albergo "La Quercia" - C. da Serricelle 0981.73089 - www.albergostellopollino.com

Rifugio montano escursionistico "Colle Marcione" e centro di educazione ambientale "CEA Pollino"località Folloreto tel. 368.220288 e-mail: info@ceapollino.it

Ostello della Gioventu' Gran Canyon - c.da Laxa 0981.73089

Campeggio Area Pic Nic - c.da Acqua Chiara