Le emergenze

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SHËN VASILI San Basile

Banorë: 1285 (Shënvasilotë) Abitanti: 1285 (Sambasilesi)
Festa e madhe: Shën Janji, 25 maj Festa patronale: San Giovanni Battista, 25 maggio
Sipërfaqja e baskisë: 18 km² Superficie del Comune: 18 km²
Densiteti i popullsisë: 62 banorë/km² Densità: 62 abitanti/km²
Lartësia: 540 m m.n.d. Altitudine: 540 m s.l.m.


Vasili i Madh dhe basilianët i dhanë emrin: një herë ish San Basilio Craterete e pastaj, thjesht e më thjesht u bë San Basile, po toponimi arbëresh i rri shumë më afër origjinalit sesa ai italian... Një gjysëm kilometri nga qendra qëndroi i vetëm dhe i izoluar Manastiri, i vetëm dhe bosh. Odhigjitria i thërret popullit dy herë në vit e kush mundin kujton edhe sot e kësaj ditë këllogjërit dhe seminaristët çë vinin këtu nga e gjithë Eparhia. Por ky lëmsh shtëpish dhe terracash edhe sot bën qendresë, në qendër të trekëndëshit italofon, me dhera të ashpra çë shtyhen ndaj gjirit të Horës. Shumë ikëtin prej këndej, po janë edhe shumë ata ç’u pruartin këtu për paq të zemrës, më shumë se të truvet. Një pikë ujë te kroi afër kishës e pastaj përpjeta deri te Llaka do të t’i lëhtësojnë mendimet e përditshme gjatë rrjetit të rrugicave katundi.

Basilio il grande e i basiliani gli hanno dato il nome: San Basilio Craterete un tempo e poi semplificando semplificando San Basile; ma il toponimo arbërisht resta più fedele alla sua origine. A mezzo chilometro dal centro resta lì isolato l’ex monastero: isolato e vuoto. L’Odigitria chiama la popolazione due volte all’anno; solo in pochi oramai si ricordano dei monaci e dei tanti seminaristi che venivano fin qui da tutta l’Eparchia. Oggi resiste ancora, al centro di un triangolo italofono, questo generoso afflato di case e terrazzi, di campi aspri affacciati sulla conca di Castrovillari. In molti se ne sono andati, ma poi anche molti sono ritornati, e ritornano, dietro la spinta del cuore più che della ragione. Un sorso d’acqua alla fontanella della piazza e la salitella fino ka Llaka ti allevieranno i pensieri quotidiani lungo il reticolo di viuzze paesane.

Dintorni paesaggistici

L’abitato sorge a 540 m. sul livello del mare, sul versante calabro del Pollino, in pianura, prossimo al centro di Castrovillari.

Strade di collegamento

SS 105, autostrada A3: svincoli di Morano Calabro (km14) e Frascineto (km 12)

Distanze da autostrada, ferrovia, aeroporto, pullman di linea, porto

A3 Sa-Rc a 12 e 14 km; ferrovia: Sibari a 38 km; pullman di linea regionali e extraregionali da Castrovillari a 6 km: porto turistico di Sibari a 38 km.

Note storiche

La nascita del paese è da mettere in relazione con la presenza del monastero di S. Basilio Craterete fondato tra la fine del X e gli inizi dell'XI sec. da parte di monaci. Intorno al cenobio ben presto si costruì il primo nucleo di abitazioni. Alla fine del XV sec. profughi albanesi giunsero nella zona e si aggregarono al borgo fino allora scarsamente popolato.

Evidenza urbanistica

L’abitato è posto alla convergenza di alcuni percorsi stradali colleganti il paese con l’esterno, presentando, a partire da una piazza centrale, un impianto urbano alquanto sgranato, a tratti comunque caratterizzato dalla struttura più compatta della gjitonia, microsistema del vicinato intorno a cui ruota ancora oggi la vita del paese, con brevi cammini coperti.

Evidenza architettonica / Architetture “minori” e “colte”

L’insediamento, fortemente caratterizzato da edifici di matrice popolare, oggi quasi totalmente ristrutturati, sia in area urbana che rurale, conserva comunque emergenze architettoniche religiose e civili, edicole votive.

  • La Chiesa di S. Giovanni Battista, a croce latina con tre navate, venne edificata nel 1781. Nella Chiesa sono conservate due tele del '600 raffiguranti una S. Basilio e l'altra, di un certo valore iconografico, la Vergine che protegge il paese ai suoi piedi, una statua di S. Gennaro in legno d'ulivo del '700 e le antiche campane del monastero del Colloreto.
  • Monastero di S. Maria Odigitria (nucleo originario del sec. X-XI fortemente ristrutturato dopo il 1930, già ex sede del seminario Benedetto XV, oggi in attesa di destinazione d’uso. Caratteristica l'iconostasi e  frammento di affresco della Madonna della Misericordia (XIV-XV sec.).
  • Cappella gentilizia della famiglia Bellizzi. La cappella, semplice nella forma ma molto decorata in stile barocco, con statue di pregevole fattura di varie dimensioni, visitabile dipendentemente dalla disponibilità dei proprietari.
  • Palazzo Tamburi e Cappella gentilizia nel palazzo Tamburi (fine XVI sec.). È di un certo interesse per gli arredi contenuti, fra cui un pregevole crocifisso in legno che si ritiene proveniente dal Collereto, non visitabile.

Evidenza demo-etno-antropologica

Alimentazione e artigianato

  • Prodotti tipici: olio d'oliva, crocette di fichi secchi, mostrarda d'uva, formaggio pecorino e miele.
  • Piatti tipici: maccheroni al ferretto, pasta strizzata, tagliatelle con ceci, cavatelli, cereali cotti e sanguinaccio
  • Produzione di vino, salumi, frutta secca e miele.

Religiosità (feste, riti, sacre rappresentazioni)

  • Piccola processione per l’Epifania e benedizione dell’acqua nella villa comunale
  • Il Giovedì Santo, la sera in chiesa, si canta la Passione di Cristo.
  • Processione con l'Addolorata e il Cristo morto la sera del Venerdì Santo.
  • Processione del Kristos Anesti l'alba della domenica di Pasqua.
  • Il 25 maggio festa patronale di S. Giovanni Battista.
  • Festa patronale di S. Maria Odigitria il lunedì e il martedì dopo la Pentecoste con solenne processione.
  • 18 marzo, falò di San Giuseppe.
  • 15 agosto, festa della dormizione della Vergine, con processione serale.

Evidenza naturalistico-ambientale

Il paese è circondato da campi coltivati, a parte il lato a monte ove è presente vegetazione spontanea che anticipa le bellezze floreali e faunistiche.

Paesaggio agrario

Le coltivazioni tipiche sono quelle dell’olivo, della vite, degli ortaggi e degli alberi da frutto.

Documentazione

Bibliografia

  • DE LEO P., San Basile, in "Il Pollino, storia, arte, costume", ed. Editalia, Roma 1984, pp. 152-153.
  • DI BENEDETTO B., "come eravamo" a San Basile, ed. il coscile, Castrovillari 1994.
  • LICURSI M., San Basile in "Pollino - Cuore verde del Mezzogiorno", ed. il coscile, Castrovillari, pp. 88-89.
  • CAMPILONGO F., Gli Albanesi in Calabria e San Basile, 1959?
  • BELLIZZI M., L’Anemone rosso e gli uccelli di De Rada: ricerche antropologiche ed etnolinguistiche tra gli Albanesi d’Italia e dei Balcani. Castrovillari, Il Cosciale, 2006.
  • BELLIZZI A., Profumo di radici: ovvero “come eravamo” a San Basile nei primi 50 anni del 20. secolo attraverso fotografie dell’epoca. Castrovillari, Il Coscile, 1994.

DVD

  • 1 video a cura dell’Amministrazione comunale e del Centro Studi e Ricerche delle tradizioni Albanesi;
  • 1 video a cura dell’Amministrazione comunale e dello Sportello linguistico comunale. 1 video prodotto dalle scuole elementari e medie.

Sportelli bancari

Castrovillari

Ospedali vicini

Castrovillari

Impianti sportivi, cinema, teatri, ecc.

Campo di calcio e campi da tennis, piccolo anfiteatro in centro.

Tipologie di negozi ed altri esercizi commerciali

alimentari, tabacchi, salumificio, apicoltura, panificio, produzione e vendita olio extra vergine di olivo.

Associazioni culturali

Pro Loco.

Eventi culturali

Vallet il martedì successivo alla Pasqua.