UNGRA
Lungro
| Banorë: 3000 (Ungërnjotë) |
Abitanti: 3000 (Lungresi) |
| Festa e madhe: Shën Kolli, 6 shëndre |
Festa patronale: San Nicola, vescovo di Mira, 6 dicembre |
| Sipërfaqja e baskisë: 35 km² |
Superficie del Comune: 35 km² |
| Densiteti i popullsisë: 84 banorë/km² |
Densità: 84 abitanti/km² |
| Lartësia: 600 m m.n.d. |
Altitudine: 600 m s.l.m. |
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Ungra vjen me thënë Eparhi, Ungra vjen me thëne bashkia e kuqe e Arbërisë. Ungra është Salina çë s’është më. Ungra është ujët e zjarri, vera e dimri, nata e dita, Qenga e Taverna, Ungra është një e shumë... katund-jo-akoma-qytet. Ungra është njëra e të dy katedraleve arbëreshe si edhe katundi i një poeti socialist: pasardhesit e të cilit vlojne edhe sot dorëshkrimet e tij. Si t’i kuptosh arbëreshët pa vizituar Ungrën? Kur hynë ndë katund monumenti sallinarëvet të bën të kujtosh poetin e kurrizin e tyre te rjepur “kur karrjarjin krip’ ndë Salinët”.
Ungra janë afreskët dhe ikonat, era e livanit, kaminet e Shën Kollit, Karnivalli, arganetet e karramunxet çë, ashtu si i rexhistroi Carpitella më 1954, bien e mund të gjegjen edhe sot.
Lungro vuol dire Eparchia, Lungro vuol dire il comune rosso d’Arbëria. Lungro è la miniera di salgemma che non c’è più. Lungro è l’acqua e il fuoco, l’estate e l’inverno, la notte e il giorno, Qenga e Taverna, Lungro è una e tante... il paese-non-ancora-città. Lungro è una delle due Cattedrali degli arbëreshë e paese di un poeta socialista del quale i discendenti conservano ancora i preziosi manoscritti.
Ma come capire davvero gli arbëreshë senza aver visitato Lungro? All’entrata dell’abitato il monumento ai minatori della miniera richiama il poeta che li cantò e la loro schiena sanguinante “per trasportare sale in Salina”. Lungro sono gli affreschi e le icone bizantine, il profumo di incenso i falò di san Nicola, il carnevale e gli organetti e le cornamuse che, così come li registrò Carpitella nel 1954, suonano e si possono ascoltare ancora oggi |
S. Bengu
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fam. Stratigò
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Dintorni paesaggistici
L’abitato è situato alle falde del monte Petrosa a 600 mt s.l.m. ed è fiancheggiato da due fiumi: il Galatro e il Tiro. La veduta è ampia e si estende sino alla piana di Sibari.
Strade di collegamento
A3 Sa-Rc; E534; SS 105.
Distanze da autostrada, ferrovia, aeroporto, pullman di linea, porto
A3 Sa-Rc a 14 km; ferrovia: Spezzano Albanese a 18 km e Sibari a 32 km; pulmans di linea per il Nord dalla città di Castrovillari a 20 km: porto turistico di Sibari a 32 km.
Note storiche
Noto già in epoca medievale col nome di Lungrum, fu ripopolato nel corso del secolo XV da alcune famiglie di profughi albanesi. È sede di Eparchia greco-cattolica.
Evidenza archeologica
Archeologia medioevale
- ruderi di un castello medievale nella parte alta del paese.
Evidenza urbanistica
L’abitato, articolato intorno a due piazze centrali ed in parte lungo un percorso di attraversamento che lo collega all’esterno, è dislocato in declivio, presentando un’articolazione compatta ma irregolare nell’aggregazione delle singole unità, alquanto preservate nella destinazione d’uso, nei caratteri architettonici e nell’uso dei materiali.
Evidenza architettonica / Architetture “minori” e “colte”
L’insediamento, fortemente caratterizzato da edifici di matrice popolare, sia in area urbana che rurale, fra cui unità abitative, piccole cappelle (S.Elia, Madonna del Carmelo, S.Maria delle Fonti, Madonna di Costantinopoli), conserva comunque emergenze architettoniche religiose e civili, nonché poche altre strutture industriali ridotte ad archeologia. Forti sono ancora le espressività riconducibili alla “protezione” simbolica, in particolare le edicole votive come quelle di San Leonardo e Sant’Elia, sulle omonime strade.
Chiese
- Cattedrale di San Nicola di Mira; Chiesa del SS Salvatore.
Palazzi
- De Marchis, Stratigò, Kabregu, Damis
Archeologia industriale
- antica miniera di salgemma
Evidenza archivistico-documentaria
Biblioteca comunale; fondo Curia vescovile; fondo privato Alfredo Frega; fondo privato Famiglia Stratigò.
Evidenza demo-etno-antropologica
Alimentazione e piatti caratteristici
Primi piatti: drums, strangulra, tumac, rrashkatjel, qull, shtridhëla, fidhilt, hullongrat. Secondi piatti: drudhezit, cingaridhet, puftea. Dolci: kulaci, grispellet, xhuxhulet, kanari kulit, bukunotet, nusezat, viskote pashkvet, viskote të pervëluara, fiq të barda, kriqezit. Bevande: mate.
Sagre
dello strutto, in estate.
Artigianato
Drobanila e Murlo (iconografi); Bellisario (artigianato del vimine); Bellizzi (opere in legno); Pignata (miniaturista).
Fiere
del bestiame in via Carmine il 6 dicembre per la festa di San Nicola.
Religiosità
Oltre la Pasqua e il Natale, ricorrenti sono le celebrazioni di madonne e santi; falò nei giorni 3-4-5 Dicembre per San Francesco, San Francesco Saverio e San Nicola.
Letteratura
ricco repertorio di canti, poesie, fiabe, indovinelli, proverbi, racconti.
Feste profane
è celebrato il Carnevale.
Giochi popolari
gioki ka taverna nel periodo estivo.
Evidenza naturalistico-ambientale
Il paese è circondato da campi coltivati, a parte il lato a monte ove è presente vegetazione spontanea che anticipa le bellezze floreali e faunistiche.
Paesaggio agrario
Le coltivazioni tipiche sono quelle dell’olivo, della vite, delle patate, degli ortaggi e degli alberi da frutto.
Evidenza storico-artistica
Opera in bronzo dei salinari, Museo dell’Eparchia, Mostra etnica arberesh.
Documentazione
Immagini fotografiche
numerose presso la Mostra etnica arbëreshe.
Testi
- Bavasso Nicola, Ungra katund i arbërisë;
- Damis Francesco, Gli albanesi di Lungro;
- De Marchis Gabriele, Profilo storico geografico del comune di Lungro;
- De Marco Ambrogio, Guida illustrata di Lungro;
- De Marco Ambrogio, Lungro profilo geografico, storico, religioso, economico, politico, sociale. Fatti, personaggi, immagini, ricordi;
- Mattanò Vincenzo Maria, Il centro antico di Lungro. Un raro documento di rigore tipologico e di sofisticata strategia insediativa.
- Moccia Daniela, Iconografia neo-bizantina nell’eparchia di Lungro;
- Rennis Giovan Battista, La tradizione popolare della comunità arbëreshe di Lungro;
- Rennis Giovanbattista, La tradizione bizantina della comunità italo-albanese Lungro il rito, le festività, la storia e le usanze;
- Sole Giovanni, Breve storia della reale salina di Lungro;
Tesi
- Bavasso Saverina, Il movimento culturale arbëresh e la comunità di Lungro nell'Ottocento;
- Bavasso Nicola, La vita e l’opera di Vincenzo Stratigò;
- Iannuzzi Assunta, Il movimento culturale e la comunità di Lungro nell’Ottocento.
Sportelli bancari
Carime
Ospedali vicini
Azienda sanitaria provinciale.
Impianti sportivi, cinema, teatri, ecc.
campo da calcio; 2 campi da calcetto; 1 campo da pallavolo; 1 palestra privata; 1 piscina privata.
Tipologie di negozi ed altri esercizi commerciali
1 edicola; 1 tipografia, 2 editori; 1 souvenirs artigianali; 2 computer accessori; 1 profumeria; 2 autoricambi; 2 autosaloni; 1 carrozzeria; 3 meccanici; 5 articoli casalinghi e fiorai; 2 rivenditori di macchine agricole e concimi; 1 laboratorio cosmetico; 6 decoratori; 7 negozi di edilizia; 3 elettrodomestici; 1 mobili; 2 estetiste; 6 fabbri; 3 falegnami; 2 fotografi; 2 negozi di giocattoli; 4 gioiellerie; 2 gommisti; 4 idraulici; 2 lavanderie; 3 rivendite di materiali da costruzione; 7 parrucchieri; 1 sala giochi; 1 sarto; 1 negozio di tendaggi; 3 tabaccherie; 10 negozi di alimentari; 3 macellerie; 2 allevamenti di struzzi; 2 apicoltori; 12 rivenditori di vino; 2 pastifici, 2 panifici.
Associazioni culturali
Rilindja; Vitambiente; Centro Culturale di Studi Bizantini e Italoalbanesi Santa Maria delle Fonti; Moti i Pare; Coro polifonico San Nicola di Mira; Centro Studi Storici Umanistici e Sociali per la Calabria.
Ristoranti, gelaterie, pasticcerie, pizzerie, enoteche, ecc.
2 ristoranti-pizzerie; 2 gelaterie-pasticcerie; 6 bars; 7 birrerie-pubs; 2 osterie.
Strutture alberghiere ed extra-alberghiere (campeggio, agriturismo, residence, ostello, casa in fitto, B&B)
1 hotel *** con parcheggio roulottes.
Strutture extra-alberghiere
1 agriturismo; 1 campeggio montano; 2 rifugi montani.
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