ABITANTI: 3.833 ( gizzeroti )
FESTA PATRONALE: S. Giovanni Battista 24 giugno
SUPERFICIE DEL COMUNE: 35,9 Km²
DENSITÁ: 106,7 abitanti/ Km²
ALTITUDINE: 630m s.l.m.
VIE DI COLLEGAMENTO
• Strade: A3 uscita Lamezia Terme/Catanzaro – SS 18 – SS 18 dir – Provinciale per Gizzeria
• Treni: FS a lunga percorrenza fino alla stazione di Lamezia Terme (Km 14).
• Autobus: da Catanzaro e Lamezia Terme.
• Aereoporto: Lamezia Terme.
EVIDENZE NATURALISTICO-AMBIENTALI & DINTORNI PAESAGGISTICI
Il patrimonio paesaggistico è ricco di macchia mediterranea: boschi di querce e di lecci, alloro e carrubo, corbezzolo, mortella e poi ancora di erbe ed arbusti aromatici come il timo, il rosmarino, la menta, la salvia ed altre piante. Sul versante costiero, sorge il porticciolo naturale di Gizzeria Lido, un tempo piccolo centro marinaro, con le sue barche caratteristiche dai colori variopinti.
- La spiaggia – Gli otto chilometri di spiaggia di Gizzeria si trovano nel golfo di Sant’Eufemia e sono famosi tra gli amanti del surf. Il vento che in questa zona, specialmente nelle prime ore del pomeriggio, increspa la superficie del mare, è l’ideale per chi ama praticare questo sport. L’ampio arenile è attrezzato in estate con lidi e punti di ristoro.
- Il lago “La Vota” – In realtà, più che di un lago, si dovrebbe parlare di una laguna costiera. E’ infatti un ampio specchio di acque dolci e salate che, incontrandosi, danno vita ad un’area in continua evoluzione incastonata fra dune di sabbia e collegata al mare da un canale. Il movimento causato dalle maree e l’arrivo di acqua ossigenata dai fiumi rendono quest’ambiente ricco di pesci e di vegetazione. Diversi uccelli (beccacce, germani reali, aironi, cicogne, ecc) vengono qui a nidificare. Tra i canneti, inoltre, si trovano cefali, orate, anguille, molluschi e anfibi.
- La via dei mulini - In località Jardinello, a circa 1 km da Gizzeria, si trovano i resti di alcuni mulini. Vi si può arrivare a piedi, in 25 minuti, percorrendo una stradina asfaltata che giunge fino alla vallata attraversata dai torrenti Mezza Serra e Tridattoli. Lungo il percorso si vedono i ruderi di una decina di mulini, descritti già nel lontano XVIII secolo. La fitta vegetazione è costituita dalla tipica macchia mediterranea.
EVIDENZE SOCIO-ECONOMICHE
Agricoltura:
- Coltivazione di olivi, fichi e castagne.
Attività produttive:
- Frantoi Calabria, Talarico e Saporito
- Aziende agricole Trapuzzano e Eredi Iannazzo (quest’ultima produce anche il miele)
- Allevamento di bovini ed ovini dai quali si ricavano le carni da macello e il buon latte per la produzione di formaggi tipici.
Ristoranti, gelaterie, pasticcerie, pizzerie, enoteche, ecc:
- Bar Pizzeria Happy Days
- Boomerang Pub – loc. Mortilla
- Bar Fiore
- Bar “La Cannatella”
- Bar “MaMiGari’s”
- Bar “Mete”
- Bar Villella
Strutture alberghiere:
- Palmed Hotel – Gizzeria Lido
- Aurum Hotel (hotel ristorante) – Gizzeria Lido
- Pino Hotel (hotel ristorante)- Marina di Gizzeria
- Centro congressuale Capo Suvero (hotel ristorante) – Gizzeria Lido
- L’Orizzonte (ristorante residence) – Gizzeria Lido
- Hotel Ristorante La Lampara – Gizzeria Lido
- Hotel Ristorante Delle Sirene – Gizzeria Lido
- Hotel Ristorante Pizzeria L’Avvenire – Gizzeria Lido
- Hotel Ristorante Pizzeria Del Pescatore - Gizzeria Lido
- Hotel Ristorante Pizzeria Il Faro - Gizzeria Lido
- Hotel Ristorante L’Ancora - Gizzeria Lido
- Hotel Le tre fontane
- Hotel L’Aurora – Gizzeria Lido
Strutture extra-alberghiere (campeggio, agriturismo, residence, ostello, casa in fitto, B&B):
- Agriturismo Torre dei Cavalieri – Gizzeria Lido
- Agriturismo Parco degli Ulivi
- Bad & Breakfast Il Ponte
Impianti sportivi:
- Palestra scolastica
- Campo sportivo
- Campetti, calcio a 5
Sportelli bancari & postali:
- 1 sportello postale
- 1 sportello bancario (Credito Emiliano Spa – Credem)
Ospedali vicini: Ospedale Lamezia Terme.
EVIDENZE STORICO-ARTISTICO-CULTURALI
Note storiche:
Il territorio di Gizzeria, attraverso i reperti archeologici rinvenuti, conta numerose testimonianze di insediamenti italici e greci nell'antichità.
Intorno all'VIII secolo a.C. fu parte della della Magna Greacia, trovandosi nei pressi di Terina, una delle principali colonie greche.
In epoca Normanna, denominata “Yussaria”, fu un “Castrum” del Duca Roberto il Guiscardo e fu donata in feudo all'abbazia Benedettina di Sant'Eufemia.
La fondazione ufficialmente riconosciuta è tra il 1468 e il 1500, ad opera dei coloni arbëreshë, provenienti dall'Albania in varie ondate.
Il paese fu presto assegnato, assieme al territorio di Nocera Terinese, al feudo di Sant'Eufemia governato dai Cavalieri di Malta che operarono una latinizzazione del paese i cui abitanti abbandonarono la lingua albanese e il rito ortodosso (mantenuti in altri centri arbëreshë del Meridione d'Italia).
Con l’ordinamento francese del 1807 divenne Comune, con l’attribuzione, come frazione di S. Eufemia, successivamente eretta nel periodo fascista a comune autonomo.
Festività religiose:
- San Giovanni Battista (patrono) – 24 giugno. Celebrazione eucaristica e processione. La sera festeggiamenti civili in piazza con musica dal vivo. In concomitanza della festa si tiene anche una piccola fiera. Al termine della giornata, fuochi d’artificio. Un tempo durante questa ricorrenza si praticavano dei riti particolari: si prediceva l’esito dei raccolti successivi e le ragazze interrogavano i fiori e le foglie per avere notizie sui futuri mariti.
- Annunziata – 25 marzo. Particolarità di questa festa è che viene rimandata di otto settimane se coincide con il triduo pasquale. Il giorno precedente a quello dedicato all’Annunziata si celebra la funzione religiosa al termine della quale la statua della Vergine viene trasferita nella chiesa di San Giovanni Battista. Il 25 si snoda la processione per le vie del centro seguita dai chierichetti, dal parroco e dalla banda del paese.
- Processione dell’Immacolata – I domenica di agosto. Organizzata dai pescatori, la suggestiva processione a mare parte da Gizzeria Lido.
- Madonnna del Rosario – III domenica di ottobre. Dopo la messa seguita dalla processione si tengono i festeggiamenti civili con l’esibizione di complessi musicali. Al termine i giochi pirotecnici. Per le strade si allestiscono bancarelle colorate.
- Via Crucis in costume – Venerdì Santo.
- Le Palme – domenica. I giovani della parrocchia dell’Annunziata e il Centro studi ricerche e tradizioni popolari ogni anno organizzano una particolare processione. I partecipanti che interpretano la parte di Gesù e dei discepoli a piedi nudi sfilano per le vie del paese. Una grande folla di fedeli li segue portando in mano fasci di palme e rami di ulivo. Il corteo, arrivato davanti la chiesa dell’Annunziata, si ferma per ricevere la benedizione e partecipare alla funzione religiosa. Un tempo i rami benedetti venivano dati a parenti e amici che li conservavano per un anno intero sotto il materasso o dietro la porta di casa in segno di protezione. I contadini, invece, li sotterravano nei campi per benedire il raccolto.
- Corpus domini – giugno. Alla processione prendono parte le autorità civili e religiose. Il sacerdote porta in mano il Santissimo Sacramento. Lo affianca il sindaco. Al loro passaggio i bambino vestiti da angioletti cospargono la strada di petali di fiori. Dalle finestre e dai balconi si srotolano le coperte più belle e più preziose. La banda musicale segue il corteo mentre la folla canta.
Manifestazioni culturali:
- Gizzeria Arte – luglio/agosto. Nel periodo estivo la Pro Loco organizza una serie di iniziative artistiche. Rassegna di pittura e di fotografia, ma, anche, spettacoli musicali e proiezioni di film che richiamano in paese un discreto numero di turisti.
- Premio Cavalieri di Malta – agosto/settembre. Agli uomini più rappresentativi del mondo imprenditoriale e scientifico viene consegnato un premio di merito dalla Pro Loco di Gizzeria.
- Premio di poesia Alessandro Toja – ottobre. Il premio nazionale ad Alessandro Troja è organizzato dalla Pro Loco in collaborazione con dodici testate giornalistiche. Di recente ha ottenuto anche l’alto patrocinio della Presidenza della Repubblica. Le opere, non necessariamente inedite, sono giudicate da una commissione esaminatrice scelta tra personalità del mondo letterario, giornalistico e della società civile.
- Manifestazioni sportive - quali tornei di calcio, calcetto e pallavolo durante i mesi estivi.
Risorse archeologiche:
- Località Spineto - in questa località sono stati trovati i resti di un mausoleo romano, databile tra il I e il III secolo a.C.
- Località Cerzeto – la zona ha restituito un’anfora (hidrja) di epoca greca con figure nere (Museo archeologico di Lamezia Terme).
- Località Campolongo – sono qui venute alla luce asce di era neolitica che sono conservate presso il Museo nazionale di Reggio Calabria.
Risorse urbanistiche:
Gizzeria è un piccolo presepe costruito sui lati scoscesi di una collina. Le case sono come sovrapposte, una sopra l’altra, tutte con una splendida vista sul golfo di S. Eufemia. Stradine strette conducono ad ampi spiazzi, dove si notano i palazzi padronali. Le abitazioni, quasi tutte con l’ingresso al primo piano, sono dotate di graziose scalinate in pietra. Ogni tanto nei vicoli si scorge un arco che si apre sotto le case, creando passaggi veramente caratteristici. Lungo la costa ci sono le frazioni di Gizzeria Lido e Marina, molto frequentate nei mesi estivi.
Risorse architettoniche / Architetture “minori” e “colte”:
- Chiesa di San Giovanni Battista (Matrice) – La struttura originaria a unica navata fu costruita tra la fine del XIV secolo e la prima metà del XVI secolo. Il terremoto del 1638 le causò molti danni che vennero riparati nel 1700, anno in cui furono costruite la volta a botte e la cupola. Nel 1850 l’edificio fu ampliato con le due navate laterali. Successivamente, nel 1964, furono eliminati tutti gli altari, tranne quello centrale, in cui si può ancora vedere lo stemma dei Cavalieri di Malta. Pare che il culto di San Giovanni sia stato introdotto proprio da quest’Ordine. L’ultimo restauro risale al 1983. La facciata con pietra a vista conserva un portale con arco a tutto sesto, inserito in una cornice rettangolare, retta da piedritti scanalati terminanti con piccoli capitelli. La porta d’ingresso è in legno massiccio con scene sacre scolpite a rilievo. In alto una finestra a vetri mosaicati con l’immagine della Madonna di Lourdes e Santa Bernadette sormontato da un timpano che è arricchito da un mosaico raffigurante San Giovanni Battista. Sulla destra c’è un ingresso secondario con arco in pietra. Più in alto, due monofore, una circolare e l’altra rettangolare. L’interno è impreziosito dai delicati affreschi dei pittori di Pizzo, Zimatore e Grillo. In particolare, è bella da ammirare la parete dell’abside, dove una lunga serie di angeli fa da corona all’antica statua di San Giovanni Battista (1835). Alle pareti laterali, invece, ci sono due dipinti (La Nascita e La Morte di San Giovanni). Sempre in questa zona è posto il bell’altare maggiore in marmo bianco con lo stemma dei Cavalieri di Malta. Tra gli altri beni presenti: le statue di cartapesta di San Francesco di Paola, della Madonna del Rosario e della Madonna Addolorata; un’acquasantiera marmorea; un tabernacolo marmoreo di scuola napoletana del XVII secolo; una tela di autore ignoto che raffigura la Decollazione di San Giovanni Battista. Tra il 1939 e il 1940 fu ricostruito il campanile grazie all’impegno di tutti i gizzeroti. Qui trovano posto un Museo di arte sacra e contadina, intitolato a monsignor Maiolo e una biblioteca parrocchiale intitolata a monsignor Alessandro Audino, già parroco di Gizzeria. Si dice che il questa chiesa sia stato seppellito il corpo di un cavaliere di Malta: fra’ Carlo Arsinibaldi.
- Chiesa dell’Annunziata – Probabilmente fu edificata nel XVII secolo. Sopraelevata rispetto alla strada, ha una facciata rivestita in pietre a vista. Bello il portale lapideo con arco a tutto sesto e decoro alla chiave di volta. Ha un’unica navata, con un vano per la sagrestia sulla destra dell’altare. Nel 1850 fu restaurata e decorata con stucchi. Sul soffitto sono state dipinte scene sacre. Molto ricco è l’altare maggiore in marmo policromo con fastigio caratterizzato da colonnine lavorate. Al centro vi è una tela raffigurante l’Annunciazione. La chiesa custodisce, inoltre, un delizioso gruppo scultoreo in legno dell’Annunciazione e la statua di San Giuseppe.
- Chiesa di Santa Caterina Labourè – La piccola chiesa si trova nella frazione di Mortilla. Di recente costruzione, è stata edificata negli anni ’70 del Novecento.
- Convento di San Francesco d’Assisi (ruderi) – Del convento costruito nel XVI secolo ad opera dei Padri Minori Conventuali con il titolo di Santa Maria delle Grazie non rimangono che pochi resti. Il fabbricato, dopo la soppressione degli ordini monastici, fu acquistato da privati mentre la chiesa fu lasciata aperta al culto. Oggi del convento non resta praticamente niente, dell’annessa chiesa intitolata a S. Maria delle Grazie sono in piedi le mura perimetrali che custodiscono il portale d’ingresso sul quale si legge la data 1559. All’interno si vede ancora un altare a muro e l’arco trionfale che introduceva nella zona absidale.
- Muraglia del convento di San Nicola – Non si hanno notizie certe di questo convento basiliano. Quello che rimane sono parte delle mura perimetrali, chiamate in paese “muraglia”. Si trovano in località San Nicola.
- Palazzo Cacozza Miceli – Costruito tra la fine dell’800 e i primi del ‘900, è adiacente alla matrice. Su due livelli, ha un portale in pietra con una bella chiave di volta e gradevoli balconi in ferro battuto.
- Palazzo Miceli – E’ situato lungo via Roma. Sull’arco del portale è raffigurata un’arma con una mezzaluna e tre stelle. Al secondo piano c’è un loggiato con archi sorretti da colonne. Questo edificio, su tre livelli, in origine apparteneva all’Ordine dei Cavalieri di Malta. Pare che la famiglia Miceli sia arrivata a Gizzeria nel Seicento. Alcuni suoi membri, nel Settecento, venivano indicati con l’appellativo di “magnifico”.
- Palazzo Iannazzo – La famiglia Iannazzo, originaria di Sambiase, si trasferì a Gizzeria nel XIX secolo. Il palazzo si alza su due livelli. Il piano terra era utilizzato per le attività industriali (solitamente la borghesia di Gizzeria si dedicava alla produzione di olio e farina). Conserva parte della sua struttura originaria. Le facciate esterne sono rivestite con pietre a vista miste a mattoncini rossi. I balconcini hanno ringhiere in ferro battuto lavorato.
- Palazzo Agapito – Impianto originario a due piani, un terzo è del 1850 e un quarto del 1910. In parte conserva l’antica struttura che ha subito evidenti interventi successivi. I balconi hanno ringhiere in ferro battuto.
- Palazzo Statti – Il più caratteristico dei palazzi di Gizzeria. Su due livelli, vi si accede attraverso un vicolo con volta a botte e con l’arco in fondo che introduce in un cortile interno. La struttura in parte è originaria, come gli infissi. A monte, dove il palazzo ha un solo livello, è stato ristrutturato perdendo la sua tipicità. Degno di nota è l’elegante portale d’ingresso in pietra con scolpiti, sui piedritti e nell’arco a tutto sesto, eleganti motivi floreali. Alla chiave di volta c’è un decoro.
- Palazzo Trapuzzano – Si trova all’entrata del paese e risale al 900. due i livelli. Al secondo ci sono balconcini con ringhiere in ferro battuto.
- Palazzo Toja (ora Rosato) – Su tre livelli, è stato ristrutturato.
- Palazzo Trapuzzano – lungo la Via Roma .Su tre livelli, è stato ristrutturato
- Palazzo Vecchi lungo la Via Roma. Su due livelli, è stato ristrutturato
- Le torri – Nella seconda metà del ‘500 tutto il Regno di Napoli fu munito di un sistema di torri costiere in grado di avvertire delle eventuali invasioni provenienti dal mare. Sotto i vicerè di Napoli, don Pedro de Toledo (1521-1580), furono costruite molte delle torri di avvistamento calabresi. Il programma prevedeva che fossero visibili l’una all’altra in modo di avere una continua e ininterrotta serie di fortificazioni. Per la vigilanza all’interno di ciascuna, vi era un caporale ed un soldato coadiuvati da altri due soldati a cavallo che facevano la spola da una torre all’altra. A Gizzeria sono ancora in piedi i ruderi delle torri di Capo Suvero e di Santa Caterina.
- La Torre di Capo Suvero – altrimenti detta “dell’Ogliastro”, fu costruita sugli avanzi della fortezza edificata per volere di Niceforo Foca nel IX secolo a difesa dell’incursione saracena e piratesca. Ha una forma cilindrica.
- La Torre di Santa Caterina – costruita forse nel XV secolo, faceva anche parte del sistema di difesa costiera.
- Faro di Capo Suvero – La scogliera che costeggia questo tratto di litorale tirrenico è molto pericolosa e per questo ospita un faro che protegge le navi di passaggio.
- Fontana del Ponte – Questa vecchia fontana, fino agli anni ’60 del Novecento, era dotata anche di un abbeveratoio. La sua caratteristica era di trovarsi sotto un colonnato con tre archi.
- Monumento ai Caduti – Il bassorilievo bronzeo in onore ai caduti di tutte le guerre è opera di Cesare Baccelli. Fu realizzato in piazza Caduti tra il 1976 e il 1978.
- Conicella di San Giovanni Battista – Nella zona chiamata Cona si trova una piccola nicchia dedicata a San Giovanni. Intorno c’è un piccolo giardino pubblico con panchine. Da qui si può ammirare tutto il golfo di Sant’Eufemia.
- Calvari – In paese ci sono due Calvari formati da tre coroci. Uno si trova lungo la strada che da Gizzeria conduce a Sambiase e fu costruito nel 1911. l’altro risale, invece, al 1928.
Risorse archivistico-documentarie:
- Biblioteche:
- Comunale in via Roma
- parrocchiale Monsignor Alessandro Audino presso la Matrice
Musei:
- Museo parrocchiale di arte sacra e contadina Monsignor Maiolo(presso la Matrice). Si compone di due sezioni, dedicate una all’arte sacra ed una alla civiltà contadina. La prima custodisce beni databili a partire da XIX secolo. Si segnalano in particolare: un abito antico molto particolare ricamato in oro e risalente a fine Ottocento/inizi Novecento donato dalla famiglia Miceli; un paramento rosso con ricami in oro del XIX secolo; delle antiche piastre per fare le ostie )XIX secolo); un’ottocentesca statua della Madonna Addolorata con vestito in tessuto prezioso. Nella seconda sezione, ci sono invece interessanti testimonianze del mondo contadino. Sempre in questo museo si trovano alcuni resti del monastero basiliano di San Nicola.
- Raccolta privata di Ettore Iannazzo (via Principe Umberto)
- Centro documentale diretto dall’Hydria Onlus
Associazioni culturali:
- Mediterraneo Turismo O.n.l.u.s. (MEDITUR) - Associazione turistica e culturale
- PROITALIA ONLUS – Ente Nazionale di Promozione ed Utilità Sociale
- Hydria O.n.l.u.s. Associazione archeologica e culturale.
- Gruppo folkloristico I Calabrisi du ’90 della Terra di Calabria
- Gizzeriarte – associazione dei pittori gizzeroti
- Associazione tradizioni popolari
Personaggi:
- Alessandro Toja - congedato col grado di maggiore, prese parte alla spedizione dei Mille
- Antonio Miceli - cospiratore, prese parte ai moti del 1848
EVIDENZE DEMO-ETNO-ANTROPOLOGICHE
Alimentazione e piatti caratteristici:
- Maccarruni:una specie di fettuccine, fatti in casa.
- Perciatella: ad oggi bucatini, con il sugo della carne di capra, che ha rappresentato, fino a qualche decennio fa, un piatto tipico della tradizione gastronomica gizzerota.
Giochi popolari:
- Tirri (trottola)
- Musca ceca (mosca cieca)
- Campanaru
- Ammucciatella (nascondino)
- Pizzutu
- A’ porta
DOCUMENTAZIONE
- Darsma e Jaxerisë (Il pranzo nuziale di Gizzeria), G. Del Gaudio, Pellegrini Editrice, Cosenza,1978.
- S'è fatto professore, M. Guadagnolo, Scorpione Editrice, Taranto, 1985.
- Documenti Lametini - E. Iannazzo, Lametino: mini-monografia, 1978.
- Documenti Lametini 6 - Olivi e monumenti lametini, E. Iannazzo, 1981.
- Documenti Lametini 7 - Restauro del Bastione di Malta, E. Iannazzo, 1982.
- Gizzeria, Ambiente e Arte, E. Iannazzo, ciclostile, 1982.
- La donna calabrese di ieri e di oggi nella vita e nell'arte, A. Trapuzzano, Rubettino Editore.
- Malandrinaggio e Brigantaggio nel territorio di Gizzeria dal 1450 al 1883, A. Trapuzzano, pubblicato in proprio, 1974.
- Storia di Gizzeria, A. Trapuzzano, Editrice Junior, Napoli, 1974.
- Profilo di Antonio Miceli, A. Trapuzzano
- Il costume femminile a Gizzeria, di Camillo Trapuzzano, 2006
- Gizzeria nel catasto del 1753, di Camillo Trapuzzano, 2008
- La storia attraverso le immagini, Gizzeria 1900-1960, di Camillo Trapuzzano, 2009
- Gizzeria tra passato e presente: i nomi e i luoghi, Camillo Trapuzzano, 2009
- Calendario Jazzarotu ( giunto alla decima edizione) a cura dell’associazione Tradizioni popolari
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