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Contessa Entellina (Palermo), Biblioteca Comunale

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La Biblioteca Comunale di Contessa Entellina è stata istituita in seguito alla soppressione delle Congregazioni religiose del 1866 ed il conseguente passaggio al Comune di parte del patrimonio librario dell'Abbazia di S. Maria del Bosco, passaggio avvenuto nel 1903.
Chi da allora si è occupato della biblioteca, per lo più religiosi, ha sempre curato principalmente l'aspetto locale incrementando il patrimonio librario con pubblicazioni che interessano il mondo albanese, l'area agraria e la narrativa soprattutto per ragazzi; pubblicazioni che avevano lo scopo di accrescere la formazione culturale e professionale degli utenti della biblioteca.
Nel 1979 è stato adottato il nuovo Statuto della Biblioteca e la Commissione della Biblioteca, organo guida, ha proseguito con il medesimo indirizzo dei vecchi bibliotecari.
Con le pubblicazioni che la Biblioteca Comunale di Contessa Entellina mette a disposizione si vuole dare la possibilità di conoscere la realtà italo-albanese di Contessa Entellina e del mondo arbèresh in generale nei suoi aspetti religiosi, culturali, sociali e storici.
1) L'Antica Melurgia Bizantina di P. Lorenzo Tardo, figlio di Contessa Entellina, costituisce ancora oggi la chiave di lettura più completa per leggere e comprendere la musica e lo spirito musicale delle funzioni liturgiche non solo bizantine ma di tutto il mondo ortodosso.
2) La Memoria dei Notabili Greco-Albanesi è un esempio dell'antagonismo, sempre presente nei comuni italo-albanesi, tra «greci» e «latini», antagonismo che talvolta ha portato anche allo scontro fisico tra le due parti e che non trova riscontro nel messaggio di pace e d'amore del Vangelo.
3) L'opera su S. Michele di Ganzaria di Mons. G. Orrigo, riguardante un Comune della Provincia di Catania che ha perso le proprie tradizioni albanesi, viene messo a disposizione perché nella parte storica e dalla bibliografia si possono avere notizie utili per le comunità albanesi di Sicilia (a tal proposito si precisa che la data 1520 relativa a Contessa Entellina si riferisce all'ultima ondata di profughi albanesi: gli albanesi di fatto abitavano l'antico casale di Comitissa già dal 1450).
4) La vita di P. Giorgio Guzzetta è una copia dattiloscritta o ciclostilata donata alla Biblioteca Comunale dall'autore prima ancora che l'opera stessa fosse pubblicata ed è un esempio degli scambi culturali tra Contessa Entellina e le altre comunità albanofone.
5) Gli opuscoli della serie KUNDISA costituiscono un esempio di come oggi si stia cercando di risvegliare lo spirito albanofilo nella popolazione locale bersagliata da tutti i lati dall'incalzare della vita moderna e dai mass media:

  1. la prima opera del 1978 era abbinata ad una serie di trasmissioni in una radio privata comprendente ciascuna notizie storiche in generale e contessiote, linguistiche e tradizionali;
  2. la seconda opera del 1981 (Corso di lingua e cultura arbèreshe) è un esempio di come, in assenza di una grammatica albanese, si sia cercato di fornire alla popolazione un mezzo per approfondire la propria conoscenza linguistica;
  3. la terza opera del 1984 è una miscellanea di notizie su Contessa e sul mondo albanese viste e vissute dal di dentro e dal di fuori.

Gli opuscoli della serie KUNDISA sono pubblicati a cura del Circolo Kundisa diventato poi Associazione Culturale «Nicolò Chetta» e sono reperibili presso la sede sociale in Contessa Entellina, Via Morea 5.

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