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Palazzo Adriano (Palermo), Biblioteca Comunale "Avv. Rao e F.lli Rafti"

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La Biblioteca Comunale di Palazzo Adriano vanta un’antica istituzione. Infatti nel maggio 1925 muore a Trapani l'Avv. Andrea Rao dove visse ed esercitò la sua professione per 50 anni, ma, rimasto legato al paese natio, ha voluto in qualche modo farvi ritorno, e, «...avendo manifestato più volte alla comparente di lui, sorella Sig.ra Giuseppina la sua ferma volontà che dopo la di lui morte, tutti i libri della sua biblioteca e tutti i mobili del suo studio fossero donati al Comune di Palazzo Adriano affinché cogli uni e cogli altri questo istituisse e arredasse una biblioteca da intitolarsi precisamente Biblioteca Andrea Rao e F.lli Rafti ad uso degli studiosi...»
La Signora Rao il 12-8-1926 fa redigere un atto di donazione che tuttavia non viene pubblicato. Il patrimonio librario della Biblioteca, che già allora era considerevole e di pregio in quanto anteriore al 1830 e tra cui delle cinquecentine, viene trasferito da Trapani a Palazzo Adriano e, quasi immediatamente, messo a disposizione degli utenti istituendosi un vero e proprio «servizio di pubblica lettura» con apposito regolamento datato 16 gennaio 1947 a firma del Potestà del Comune.
Nell'agosto 1944, in Trapani, viene pubblicato il testamento olografo della Sig.ra Rao redatto il 2-4-1930 ed il precedente atto del '26; in data 14 agosto 1944 la pretura di Trapani nomina esecutore testamentario il Sindaco del Comune di Palazzo Adriano il quale accetta con Delibera n. 26 del 13-4-1945. Intanto i locali siti in Via XX Settembre n. 30 che l’ Avv. Rao aveva lasciato al Comune per uso della Biblioteca erano occupati da privati, per cui nel 1951 il Comune cede la Biblioteca in gestione alla Direzione didattica di Prizzi e Palazzo Adriano, per la durata di 29 anni. In seguito fino al 1979 il patrimonio librario viene trasferito a Palazzo Adriano nella casa della Prof.ssa Lucia Tessitore.
Nel 1978, a seguito della L.285/77 alcuni giovani di Palazzo Adriano (Pecoraro Battista, Filippello Vito) sono incaricati di catalogare ed inventariare il patrimonio librario. La Biblioteca viene presa in gestione dall'Amministrazione Comunale che, avendo avviato lavori di ristrutturazione dei locali destinati a sede definitiva, alloca temporaneamente la stessa in un'ala del Palazzo comunale dove ha svolto regolare servizio di pubblica lettura. Da allora iniziano i contatti con la Soprintendenza ai Beni Librari di Palermo e con il valido supporto della D.ssa Mormino si inizia un’opera certosina di classificazione e collocazione delle opere secondo la classificazione decimale Dewey. Infatti si istituisce il catalogo a schede per autore per soggetti e per argomento; il registro d’inventario, dei prestiti, dei visitatori. Nel 1979 la L.R.37/79 incarica altri giovani per la rilevazione dei beni culturali e per volere dell’allora Sindaco, Gaspare Crisci, la direzione della Biblioteca Comunale di Palazzo Adriano è stata affidata alla D.ssa Carmela Di Giovanni. Così nel 1983 è stato approvato lo Statuto-Regolamento della Biblioteca Comunale, adeguato nel 1993, nel 2001 e nel 2003.
Da oltre un ventennio ormai la Biblioteca Comunale ha la sua sede definitiva nei locali della Via XX settembre n. 30.
Attualmente la Biblioteca Comunale ha circa 10.000 volumi monografici a carattere generale con prevalenza di sfere classiche ed in parte giurisprudenza, di cui circa 200 volumi anteriori al 1830. Per quanto riguarda i periodici correnti la biblioteca possiede: 348 volumi del Giornale di Sicilia dal 1981 al 2010; 132 volumi de l’ORA dal 1981 al 1992; 12 volumi de La Sicilia del 1983; l’anno 2010-2011 di L’Avvenire. La Biblioteca possiede inoltre 574 unità di materiale audiovisivo; circa 6000 dvd con fotografie digitali e cartacee (in totale sono contenute nei dvd e materiale fotografico cartaceo n. 62.141 fotografie) dal 2001 al 2010; 16 carte geografiche; 15 tesi. Il tutto per un totale di 32.126 unità inventariali.
Una particolare attenzione è rivolta alla sezione libraria di interesse locale ed albanologica in considerazione che a Palazzo Adriano convivono due diversi gruppi etnici: i latini e i greco- albanesi.
Collegato alla Biblioteca Comunale è il Museo del Cinema, il Museo Geonaturalistico del Permiano della Valle del Sosio, il Museo Civico Real Rasina con la sezione dedicata alla Cultura Arbereshe, la Pinacoteca.
È stata avviata la catalogazione informatizzata che sarà accelerata dall’imminente ingresso della Biblioteca nel circuito nazionale SBN.

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