Page 18 - L'Acqua Muta, l'Acqua Nuova, l'Acqua Rubata
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Francesco Altimari
familiare, che confluisce al ritorno in una dimensione religiosa più comunitaria - in
un testimone e come tale lo collega con l'altro, con gli altri, con l’Altro da sé.
La fonte oggetto del rito, è stato ricordato, oggi è associata, come lo è stata
storicamente nell’immaginario collettivo comunitario, alla fontana dell’antico
monastero basiliano di S.Adriano, dal 1794 divenuto sede del Collegio italo-greco-
albanese Corsini -S. Adriano. Rimane il dubbio, che qui menzioniamo solo come
mera ipotesi di studio, se possa essere stata sempre questa la fontana di riferimento
Fig. 5 - San Demetrio Corone: Fuoco rituale della Veglia Pasquale – “Qerradonulla”
(Archivio fotografico di Stefano Altimari)
dell’Acqua muta sandemetrese, vista la distanza, un tempo ben più marcata, del
monastero dal centro abitato e, per di più, considerata la sua collocazione “intra
moenia”. In tale contesto la fontana abbaziale non poteva certo presentare almeno in
passato e fino a una buona parte del Novecento, condizioni di buona agibilità per la
processione comunitaria ad fontes, cosa che oggi ci pare invece del tutto naturale e
compatibile con lo sviluppo urbanistico sull’asse del Corso Dante Alighieri che,