Page 20 - LA CHIESA DI SANT'ADRIANO
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Adriano Mazziotti
in pietra. Uno raffigura un volto umano baffuto dalla cui
bocca fuoriescono fogliami, l'altro ha l’aspetto di un mostro
leonino dalla cui bocca si sviluppa un fogliame raccolto
sopra il capo.
Tali bassorilievi in pietra, quasi certamente di epoca
normanna, si inseriscono nel filone culturale delle
misteriose, affascinanti e arcaiche maschere gorgoniche,
che si caratterizzano per la
mostruosità delle figure umane
e di animali. Le due figure sugli
stipiti della predetta porta,
testimoni di antichi simbolismi
magici, richiamano anche i
bestiaria (maschere mostruose)
presenti nei grandi complessi
abbaziali e nelle chiese romaniche e gotiche del nord
d’Italia, d’Oltralpe e in Inghilterra. Poste all’ingresso del
sacro edificio, avevano la funzione di invitare i monaci a
lasciare fuori dal luogo sacro ogni preoccupazione
mondana e soprattutto qualsiasi tentazione diabolica.
Interessante è anche l’iscrizione posta sopra il mascherone
frontale. Una epigrafe dai caratteri dell’alfabeto greco
dell’età bizantina, posteriori al X secolo, le cui lettere sono
incise molto vicine, quasi
attaccate. Da qui, si può
ipotizzare che chi ha
inciso l’iscrizione non
avesse molta dimestichezza con tale tecnica. La traduzione
potrebbe essere la seguente: “Entra nella Grazia procedendo
rettamente (troverai) la Verità” *.
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